Giovanni Cipriano Millet nacque ad Aymavilles, in provincia di Aosta, il 16 luglio 1887 da Giusto e da Maria Emila Airon.
A partire dalla fine dell’Ottocento, diverse famiglie della zona si erano trasferite in Nebraska, storicamente a colonizzazione francese, approfittando delle concessioni di terreno garantite dal governo americano ai coloni.
Tra i pionieri di questa prima ondata di emigrazione ci furono anche Lorenzo Anville e Alessandro Michon, che trasferirono le proprie famiglie vicino al villaggio di Julian nel 1892. Avviata una fattoria, pensarono di recuperare la manodopera necessaria nella loro terra d’origine ed insieme ad altri proprietari terrieri inviarono una lettera aperta in Italia descrivendo le opportunità oltreoceano.
Diversi giovani di Aymavilles decisero di raccogliere l’invito e tra questi vi fu anche Giovanni Millet che il 2 marzo 1911 lasciò la Val d’Aosta e raggiunse in Nebraska il cognato Maurizio Michon, fratello di Alessandro per il quale iniziò a lavorare.
L’anno successivo anche il fratello Andrea lo raggiunse, insieme a diversi altri concittadini e conterranei, tutti impiegati nelle fattorie della zona.
Con l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, entrambi i fratelli Millet furono reclutati nell’esercito americano ed assegnati alla compagnia L del 59° reggimento di fanteria, parte della 4° divisione.
Trascorso l’addestramento a Camp Greene, in North Carolina, i Millet si imbarcarono da Hoboken nel maggio del 1918 a bordo del transatlantico britannico RMS Olympic (la nave gemella del Titanic) raggiungendo Calais il 17 maggio e quindi, tre giorni dopo, la zona di Samer, dove il 59° riprese l’addestramento sotto guida britannica.
In Francia la quarta divisione prese parte alle principali operazioni che videro impegnati gli Americani in principio come supporto alle truppe alleate e quindi come unità autonoma.
Inizialmente, tra il 18 ed il 21 luglio, la Ivy Division venne assegnata al VI esercito francese nell’ambito della controffensiva scagliata intorno al saliente di Soisson in risposta al fallito sfondamento tedesco durante la seconda battaglia della Marna.
Quindi, tra il 12 ed il 15 settembre, la divisione occupò le posizioni nordoccidentali del saliente di Saint Mihiel durante la prima operazione dell’American Expeditionary Force come esercito autonomo, con il 59° fondamentale nella conquista del villaggio di Manheulles.
Infine, il 26 settembre 1918, gli uomini della 4ª parteciparono alla grande offensiva della Meuse-Argonne combattuta fino all’armistizio. Per i primi tre giorni dell’operazione, l’8ª brigata, composta dal 58°e dal 59° reggimento di fanteria, avanzò dietro la 7ª che travolse i villaggi di Cuisy e Septarges nel settore occidentale della linea di avanzata americana facendo oltre 1700 prigionieri.
Il 29 settembre l’8ª brigata occupò la prima linea avanzando attraverso Bois de Brieulles ma incontrò una violenta resistenza dai nidi di mitragliatrici disseminati su Bois de Ogons e rimase inchiodata per quattro giorni con perdite ingenti.
Giovanni Millet rimase ucciso in questa prima fase delle operazioni e la sua morte venne registrata il 3 ottobre 1918.
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