PASQUALE ALFONSO RICCIUTI
(1892-1918)

Aprigliano

Pasquale Alfonso Ricciuti nacque ad Aprigliano, in provincia di Cosenza, il 28 febbraio 1892 da Francesco Fedoro Ricchiuti e Filomena Vigna. Era il terzogenito di una famiglia composta da sei figli. Suo padre, falegname, scomparve all’inizio del 1900 ed il primogenito Pietro, nato nel 1884 e anch’egli falegname, si trasferì in America a vent’anni trovando impiego come taglialegna nelle foreste degli Stati Uniti.

Nel 1909, Pasquale si ricongiunse con il suo fratello maggiore nella comunità di Cathlamet, situata nello Stato di Washington, un luogo in piena espansione grazie all’industria del legname. Quando, intorno al 1911, il fratello fece ritorno in Italia, Pasquale decise di spostarsi in Oregon, stabilendosi a Portland. Lì, secondo quanto registrato nel 1917, trovò lavoro presso la Portland Seaview Cranberry Company, un’azienda agricola specializzata nella coltivazione di mirtilli.

Fattorie di Mirtilli in Oregon ca. 1910

Venne coscritto a guerra in corso, il 27 aprile 1918, e trascorse i primi giorni di addestramento nell’esercito americano a Camp Lewis, inquadrato inizialmente nella 166th Depot Brigade e quindi nella compagnia H del 361° reggimento di fanteria, parte della 91ª Divisione, composta per la maggior parte da reclute residenti nella costa ovest degli Stati Uniti.

il 361° Reggimento lasciò il Campo Lewis il 22 giugno 1918 per Camp Merritt, New Jersey, su otto treni separati. Nella notte tra il 4 e il 5 luglio 1918 le truppe marciarono per sette miglia con tutta l’attrezzatura e i sacchi da caserma fino al molo, dove attendevano le navi britanniche “Koroa” e “Scotian” per la traversata Atlantica.

Dopo una traversata di undici giorni senza incidenti, Pasquale sbarcò a Glasgow, il 18 luglio 1918, con la banda che suonava la Marcia regimentale, e poi a Le Havre, Francia, dove il 361° arrivò dopo un breve tragitto in traghetto il 20 luglio 1918.

Il viaggio proseguì quindi in treno verso l’Area di Addestramento N. 8 a Nogent-en-Bassigny, a circa 40 miglia dal fronte, dove iniziò un intenso lavoro su tattiche di combattimento offensivo per piccole unità. Il 6 settembre 1918, il Reggimento fu trasferito all’Area di Addestramento N. 1 vicino a Gondrecourt, immediatamente dietro le linee.

Questo accadeva nel momento in cui il comando Americano stava organizzando la sua prima grande offensiva, mirata a ridurre il saliente di Saint Mihiel. Era evidente per lo stato maggiore della Prima Armata che sarebbe stato necessario un maggior numero di divisioni, rispetto a quelle già pronte e collaudate in combattimento, per sostenere l’elan dell’offensiva. Si comprese velocemente che, in caso di stallo dell’attacco, le perdite avrebbero raggiunto livelli insostenibili e tutto lo sforzo sarebbe risultato vano. Pertanto, si optò per schierare quattro nuove divisioni, tra cui la 91ª, in funzione di supporto.

Il 361° Reggimento di Fanteria, affrontando una pioggia incessante, avanzò attraverso una serie di marce notturne partendo dall’Area di Addestramento N. 1 fino a raggiungere Vacon. In prossimità di questa località, la 91ª Divisione si trovava in una posizione favorevole per fornire supporto sia al IV Corpo d’Armata degli Stati Uniti che al Corpo Coloniale Francese, all’interno dell’area operativa della Prima Armata USA. L’offensiva di St. Mihiel prese il via il 12 settembre 1918 e giunse a conclusione in soli due giorni, a seguito del cedimento del fronte tedesco. Tale fu la rapidità della vittoria che le perdite subite dalla Prima Armata furono eccezionalmente contenute, al punto che la 91ª Divisione non fu neppure richiamata ad abbandonare le proprie posizioni di supporto.

Quattro giorni più tardi, il Reggimento si diresse verso la Foresta di Hesse, situata nell’area di competenza del III Corpo d’Armata, dove per la prima volta fu esposto al fuoco di artiglieria mentre attraversava il bivio di Parois. Il giorno dopo, il 361° prese il posto di alcuni elementi della 73ª Divisione di Fanteria Francese nel Settore di Aubreville.

Sei giorni dopo, il 26 settembre 1918, la 91ª Divisione, ancora parzialmente equipaggiata, come parte del V Corpo, fu una delle ventuno divisioni statunitensi che diedero il via alla grande offensiva della Meuse-Argonne. La “Wild West Division”, occupava il lato sinistro del fronte del Corpo, mentre la 1ª Brigata di Fanteria e il 361° Reggimento di Fanteria presidiavano rispettivamente il fianco destro della 91ª Divisione e il fianco sinistro della Brigata.

Montfaucon rappresentava la chiave di questa parte del fronte e la Prima Armata si rese conto che conquistarlo sarebbe stato estremamente difficile. Il Generale Pershing pianificò di spingere avanti profondi salienti nelle linee nemiche su entrambi i lati di quella fortezza e, minacciandone il retro, costringere la guarnigione alla ritirata. Il V Corpo, il cui settore d’azione includeva Montfaucon nei pressi del suo confine orientale, doveva procedere con vigore verso sinistra di quel luogo. Senza aspettare l’arrivo dei corpi adiacenti, doveva penetrare la terza posizione tedesca vicino a Romagne, aggirando così Montfaucon da ovest. Alla 91ª Divisione fu assegnato il compito di attaccare il fianco sinistro del V Corpo, la posizione più occidentale dell’intero corpo d’armata, con l’obiettivo di forzare il ritiro delle forze nemiche.

Al 361° Reggimento di Fanteria furono assegnati cinque obiettivi immediati nella prima fase di questo attacco, tra cui tre boschi, una cresta scoscesa e la città di Epinonville, situata a circa otto miglia dalla linea di partenza e difesa da elementi della rinomata 1ª Divisione Guardie dell’Esercito Tedesco.

Nella notte del 25 settembre 1918, il 3° Battaglione occupò il chilometro del fronte assegnato al 361° Reggimento di Fanteria, con la Compagnia “M” di Pasquale che prendeva il fianco sinistro, la Compagnia “L” il fianco destro, la Compagnia “K” in supporto sul lato sinistro, la Compagnia “M” in supporto sul lato destro, e l’intero 1° Battaglione a circa 600 metri sulla retroguardia.

Alle 05:30 del 26 settembre 1918, dopo sei ore di bombardamento, il 3° Battaglione si lanciò all’attacco e le Compagnie “M” e “L” procedettero rapidamente, arrivando dall’altro lato del Bois de Cheppy entro le 10:30. Il Battaglione, quindi, ripulì il Bois Chehemin e avanzò fino alla cresta di Hill 252 e agli orti a sud di Epinonville prima del tramonto.

In quattro giorni di intensi scontri, il 361° Reggimento di Fanteria avanzò di oltre 10 chilometri, subendo 906 perdite, tra cui 214 uomini caduti in combattimento o deceduti a causa delle ferite. Il reggimento subì pesanti perdite, con la Compagnia M particolarmente provata; solo tre compagnie erano guidate da capitani, e numerosi uomini si erano ammalati.

Il 7 ottobre 1918, il quartier generale della 91ª Divisione e la 182ª Brigata di Fanteria (363° e 364° Reggimento di Fanteria e 348° Battaglione di Mitragliatrici) partirono per le retrovie per un periodo di riposo. Mentre la 181ª Brigata si preparava a seguire, arrivarono ordini che la inviavano nella direzione opposta — di nuovo al fronte. Dopo una marcia di 8 miglia sotto una pioggia fredda e battente, il 361° Reggimento di Fanteria presidiò sotto il fuoco la linea Bois de Chenesec-Gesnes aggregato alla 32ª Divisione.

Fu proprio nelle vicinanze di Gesnes che Pasquale perse la vita presumibilmente la notte dell’8 Ottobre 1918. I suoi resti vennero tumulati dal cappellano regimentale qualche giorno dopo e successivamente trasferiti nel sacrario di Romange sous Montfaucon dove riposano oggi.

Sepolture di caduti del 361°
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