GIUSEPPE FINOCCHIO (1890-1918)

Giuseppe Finocchio nacque ad Anagni, in provincia di Frosinone, il 19 febbraio 1890 da Marco e Angela Marcelletta, entrambi contadini. Trascorsa l’infanzia nell’ambiente rurale della Ciociaria, decise nel 1906 di trasferisi in America per raggiungere il fratello maggiore Vincenzo (1886-1961) emigrato l’anno precedente. Così, il 26 aprile, insieme ad un nutrito gruppo di concittadini, intraprese il viaggio transatlantico sul piroscafo Lombardia della compagnia Navigazione Generale Italiana, raggiungendo New York 15 giorni dopo.

Cartolina viaggiata con il piroscafo Lombardia nel primo 900 (internet)

Da New York Giuseppe si trasferì nella vicina Paterson, nel New Jersey, conosciuta come la “Città della Seta”, che rappresentava un importante centro dell’industria serica americana nei primi due decenni del Novecento. Durante questo periodo, le sue fiorenti filande attirarono migliaia di immigrati, soprattutto dall’Europa orientale e meridionale. Questi lavoratori ebbero un ruolo fondamentale nello sviluppo industriale della città, spesso impiegati in condizioni difficili e con salari molto bassi.

L’afflusso di manodopera immigrata trasformò profondamente il tessuto culturale di Paterson e alimentò tensioni sociali e sindacali, culminando nel famoso Sciopero della Seta del 1913. Guidato dagli Industrial Workers of the World (IWW), lo sciopero fu una tappa cruciale nella lotta per salari equi, orari di lavoro migliori e condizioni più umane, segnando un momento significativo nella storia del movimento operaio americano.

Qui Giuseppe si stabilì nella centrale Cedar Street e trovò lavoro come operaio addetto agli stampi presso la Eastwood Machine Company, un altro importante produttore di macchinari per la lavorazione della seta di Paterson, fondata da Benjamin Eastwood nel 1879, con gli impianti di produzione situati al 302-08 di Straight Street.

Mappa del 5° e 9° Ward della cittadina di Paterson, NJ Cedar street si trova al vertice inferiore sinistro della mappa. Giuseppe e Maria vivevano nel terzo isolato, uno di fronte all’altro (internet)
Carta intestata della B. Eastwood Co. 1907 (internet)

Durante questi anni Giuseppe si innamorò di una vicina di casa, Maria Grazia (Mary Grace) Pasquariello, figlia dell’emigrato di Sala Consilina Biagio Pasquariello anch’egli, come i suoi figli, impiegato in una filanda.

Le speranze di una vita felice con Maria, espresse in uno struggente carteggio tra i due, vennero spezzate dalla chiamata alle armi, avvenuta il 19 febbraio 1918 nelle fila della compagnia A del 312° reggimento di fanteria, parte della 78ª divisione in fase di organizzazione a Camp Dix.

Giuseppe FInocchio full Figure
Giuseppe Finocchio a Camp Dix nella primavera del 1918

Dopo un breve periodo di esercitazioni, il reggimento fu trasferito a Brooklyn per imbarcarsi verso l’Europa. Il 20 maggio 1918 Giuseppe salì a bordo del transatlantico Port Melbourne, diretto prima in Inghilterra e poi in Francia.

Una volta giunto sul continente, la 78ª divisione completò un ciclo di addestramento sotto guida britannica, operando inizialmente in settori tranquilli del fronte: prima nei pressi di Hazebrouck in Belgio, vicino a Ypres, poi nei pressi di Arras in Francia, e infine a Bourbonnes-les-Bains, nella regione della Haute Marne.

In vista dell’offensiva di Saint-Mihiel (12–16 settembre), fortemente voluta dal generale Pershing per affermare l’autonomia del comando americano, la 78ª fu posta in riserva del Primo Corpo d’Armata, alle spalle della 1ª e 5ª divisione. Tuttavia, la rapidità dell’azione, conclusasi in soli cinque giorni, rese superfluo l’intervento diretto delle truppe in prima linea.

Successivamente, la divisione fu dispiegata nel nuovo settore di Limey, con il compito di organizzare il territorio appena conquistato, situato a pochi chilometri dalla linea Hindenburg. In quest’area furono condotti numerosi raid diversivi contro le postazioni nemiche, in preparazione della grande offensiva voluta dal maresciallo Foch lungo tutto il fronte, con l’obiettivo di spezzare definitivamente la resistenza tedesca e terminare vittoriosamente il conflitto.

Agli americani fu assegnato il settore tra la foresta delle Argonne e il fiume Meuse, con il compito strategico di conquistare il nodo ferroviario di Sedan e interrompere così la linea di rifornimento tedesca. All’interno di questo settore, alla 78ª divisione, insieme alla 77ª, toccò il segmento più occidentale, tra i fitti boschi delle Argonne, in stretto contatto con le forze francesi a ovest.

Mitragliatrici Americane in azione contro “the Citadel” a Grand Pré, ottobre 1918

L’offensiva ebbe inizio il 26 settembre con la 77ª divisione in prima linea. Nella zona delle Argonne, la resistenza tedesca si rivelò più tenace del previsto e la foresta non fu completamente bonificata fino alla notte del 10 ottobre. A quel punto, le truppe americane si trovarono di fronte alla linea difensiva della Kriemhilde Stellung, nei pressi del villaggio di Grand Pré, protetto da un’ansa del fiume Aire e sovrastato dalle fortificazioni della cosiddetta Citadel, vicino al centro abitato, nonché dalle alture strategiche di Côte 204 e Telma Hill. A est del villaggio, nel Bois de Loges, i tedeschi avevano realizzato un complesso sistema di trincee e postazioni fortificate e raddoppiato il numero di divisioni a difesa.

La 77ª divisione tentò invano di conquistare Grand Pré fino all’avvicendamento con la 78ª, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 ottobre. All’alba del 16 ottobre, il 312° reggimento di fanteria rinnovò l’assalto, rilevando le truppe esauste nei sobborghi meridionali del villaggio. I combattimenti proseguirono per due giorni, casa per casa, e nella periferia occidentale, presso Échaudé Ferme, sotto il costante fuoco dell’artiglieria e delle mitragliatrici nemiche.

Fu proprio la mattina del 16 ottobre 1918, durante questa fase cruenta dell’assalto, che Giuseppe Finocchio trovò la morte. Il suo corpo, così come quello di alcuni compagni della compagnia A, non fu mai ritrovato.

La comunicazione di chiusura delle ricerche della salma di Giuseppe Finocchio (NARA)

Pochi giorni dopo la sua scomparsa, agli inizi di novembre, la definitiva conquista di Gran Pré e, simultaneamente, la caduta di Bois de Loges a est segnarono la rottura dell’ultima linea difensiva tedesca, la Kriemhilde Stellung, provocando la disfatta dell’esercito e rendendo inevitabile l’accettazione delle condizioni dell’armistizio.

 

 

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