INNOCENTE DE CECCO (1894-1918)

Innocente De Cecco nacque nel villaggio di Fanna, nell’odierna provincia di Pordenone, il 15 novembre 1894 da Angelo, artigiano terrazziere e Luisa Santa Stellon, casalinga. Era il terzogenito e primo figlio maschio della coppia dopo le sorelle Maria (1888) ed Elisabetta (1891), e, nonostante in anagrafe fosse registrato come Umberto, assunse il nome del nonno Innocente, divenuto John nei documenti americani.

 Il villaggio di Fanna, situato ai piedi delle Prealpi Carniche, era un piccolo centro rurale di impronta agricola e montanara come molti altri paesi della pedemontana pordenonese subì un importante fenomeno migratorio.

 Nel 1897, appena dopo la nascita della terza bambina, Emma, Angelo De Cecco attraversò l’oceano per stabilirsi tra Diamond e Felix, sobborghi di Coal City nella contea di Grundy nell’Illinois nordorientale. Tre anni dopo, il 29 aprile del 1900, Santa si imbarcò con i quattro bambini da Le Havre sul transatlantico La Bretagne per raggiungerlo. Iniziò così, a neanche sei anni, l’esperienza americana di Innocente.

Santina Stellon con la madre Enrica

Coal City deve il suo nome all’industria mineraria. Nonostante i giacimenti fossero relativamente piccoli rispetto ad altri, la prossimità geografica giocò un ruolo fondamentale nella nascita dell’industria carbonifera sia a Coal City che nei campi vicini. Chicago forniva non solo un mercato, ma anche capitali finanziari, mentre la ferrovia costituiva il collegamento con la metropoli e i mercati regionali.

 In riferimento a una miniera situata a Diamond, un rapporto dell’Illinois Bureau of Labor Statistics riportava quanto segue:

 “Il giacimento di carbone è sottile e situato vicino alla superficie, e una delle principali fonti di spesa nell’estrazione è la gestione delle grandi quantità d’acqua che si accumulano continuamente nei cantieri. La sola vicinanza a Chicago conferisce a questo giacimento il suo particolare valore, ed è dubbio che si sarebbe trovato il capitale necessario a svilupparlo, se non fosse per la sua posizione rispetto al più grande mercato del West.”

 In quest’industria trovò lavoro Angelo De Cecco, impiegato in varie miniere nelle contee di Grundy e Kankakee.

 Purtroppo, con il passare del tempo, le sue condizioni mentali peggiorarono progressivamente, rendendo necessario il ricovero presso l’Illinois Eastern Hospital for the Insane a Kankakee. Vi trascorse circa quattro anni, sottoposto a cure e osservazione, prima di spegnersi nell’agosto del 1909, lasciando i sei figli alle cure di sua moglie Santa.

Il manicomio di Kankakee nel 1910 (ebay)

Innocente assunse il ruolo di capofamiglia e, nel 1917, trovò impiego a Joliet presso la Morris Construction Company, un’impresa attiva nel settore delle grandi opere infrastrutturali. Qui si occupava principalmente di lavori pesanti in cantiere, contribuendo alla costruzione di strade, ponti e impianti industriali, in un contesto segnato da rapida espansione urbana e forte domanda di manodopera.

Nella primavera del 1918 venne arruolato e, dopo un breve periodo trascorso a Camp Gordon, nei pressi di Atlanta, salpò nuovamente per l’Europa a bordo del piroscafo Plattsburg, il 21 luglio 1918, insieme ai rinforzi destinati a rimpiazzare le perdite nelle divisioni impegnate al fronte.

Giunto in Francia, Innocente fu inizialmente assegnato per alcune settimane alla compagnia A del 322° battaglione mitraglieri e quindi in via definitiva alla compagnia C del 15° battaglione mitraglieri, dove fu promosso al grado di caporale.  

Mitraglieri in Francia
Mitragliatrici Americane in azione in Francia (Woman's Weekly, Chicago, 1918)

Il battaglione, composto da 4 compagnie di 172 uomini, rappresentava l’unità di mitragliatrici della 60ª brigata, composta dal 6° e 11° reggimento di fanteria della quinta divisione.

Dopo un iniziale dispiegamento nel settore di St.Die nei Vosgi, la brigata si diresse verso St. Mihiel e la compagnia C di Innocente venne assegnata al 1° battaglione dell’11° reggimento ed il 10 settembre nel pomeriggio rilevò le posizioni di riserva occupate da elementi della 90° divisione nei pressi di St.Jacques. Il giorno successivo giunse l’ordine di occupare la porzione nordorientale di Bois dit le Brule in preparazione dell’attacco previsto il 12 settembre, questo trasferimento fu rallentato dal traffico e dal collo di bottiglia rappresentato da un ponte lungo la direttrice Saint Jack- Metz. Come conseguenza le truppe arrivarono in posizione con il buio senza poter effettuare alcuna ricognizione sul terreno.

Nonostante la mancanza di informazioni, l’offensiva iniziò regolarmente alle 6 del mattino e proseguì incontrando una blanda resistenza da parte dei tedeschi che avevano già pianificato l’evacuazione del saliente. In appena nove ore gli uomini della quinta divisione raggiunsero tutti gli obbiettivi e si preoccuparono di consolidare le posizioni raggiunte. Dopo quattro giorni, il 16 settembre l’operazione della riduzione del saliente di Saint Mihiel era conclusa.

Dieci giorni dopo, il 26 settembre, gli Alleati lanciarono una vasta offensiva lungo l’intero fronte, dal Belgio all’Alsazia. Il successo ottenuto a Saint-Mihiel permise agli Americani di assumere il controllo esclusivo di un proprio settore, compreso tra la foresta delle Argonne e il fiume Meuse, con l’obiettivo strategico di conquistare il nodo ferroviario di Metz e interrompere così le linee di rifornimento tedesche su tutto il fronte occidentale.

La 5ª Divisione entrò in azione il 12 ottobre, rilevando in prima linea la 4ª intorno alla cittadina di Cunel in previsione di un avanzamento immediato. Tuttavia, il bombardamento nemico fu così intenso da costringere i soldati americani a restare immobili nelle trincee. La situazione era talmente compromessa che, già il giorno seguente, la 3ª Divisione dovette temporaneamente sostituire la 5ª al fronte per permettere a queste unità, di riorganizzarsi.

L’attacco del 14, mirato a raggiunger Batheville risalendo la valle dell’Andon, venne intuito dai tedeschi che scatenarono un violentissimo bombardamento per due sulle posizioni americane proprio mentre si stavano preparando al tiro d’artiglieria causando pesanti perdite. Nonostante questo, alle 8:30 l’assalto fu lanciato con coraggio e determinazione. ma quando gli americani tentarono di superare la cresta, furono falciati dal fuoco delle mitragliatrici tedesche, distribuite in profondità sulla collina. Mal supportati dalla propria artiglieria, i doughboys dovettero ripiegare. I nidi di mitragliatrici vennero eliminati uno dopo l’altro, ma solo con la caduta di Romagne ad est della linea di lancio, conquistata dalla 32ª Divisione, fu possibile riprendere l’avanzata.

Tuttavia, i boschi circostanti – in particolare il bois des Rappes e quello di Pultière a est, e i boschi di Chevignon e Romagne a ovest – erano stati pesantemente fortificati negli anni e si coprivano a vicenda, impedendo ogni movimento. Si rese quindi necessario un nuovo piano: eliminare le difese tedesche nei boschi prima di tentare ulteriori manovre.

La zona delle operazioni della quinta divisione tra il 14 e il 21 ottobre 1918
Bois de Rappes

Un testimone oculare, Archie A. Newman della compagnia D, così descriverà i combattimenti del 15° mitraglieri a Bois de Rappes

“Dopo St. Mihiel, ci spostammo gradualmente nel settore di Verdun e la mattina del 14 ottobre la Quinta Divisione attaccò nel Bois de Rappes, in un punto comunemente chiamato ‘Wildcat Hill’. Un nome appropriato, perché fummo accolti da una tempesta di fuoco dell’artiglieria tedesca. Fu terribile. Gli uomini cadevano tutt’intorno, altri venivano scagliati in aria dalle esplosioni.”

Il 17 ottobre, la 5ª Divisione si concentrò sul rafforzamento delle proprie linee. Venne ristabilita la continuità del fronte con la 3ª Divisione a destra e la 32ª a sinistra. L’artiglieria americana continuò a martellare il bois des Rappes e l’area di Bantheville, mentre il fuoco nemico cominciava a indebolirsi. In quel momento cruciale, il generale Pershing decise di riorganizzare il comando, sostituendo al vertice della 5° il generale MacMahon con il generale Ely, noto per il suo dinamismo e spirito d’iniziativa.

Fu sotto la guida di Ely che, il 18 ottobre, venne lanciato un nuovo attacco al bois des Rappes. Il comando americano decise di evitare assalti su larga scala, preferendo azioni localizzate e difesa delle posizioni conquistate. Ma le difese tedesche erano ancora solidissime, protette da nidi di mitragliatrici e da una perfetta organizzazione tra il bois des Rappes e quello di Clairs Chênes. Nonostante i tentativi dell’11º fanteria, supportati dal 15° mitraglieri, e il supporto della 32ª Divisione a Bantheville, i risultati furono ancora una volta limitati.

Il 20 ottobre, dopo una notte di preparativi e un intenso bombardamento durato cinquanta minuti, le truppe americane passarono di nuovo all’offensiva. L’11º reggimento avanzò sotto copertura del fuoco di sbarramento ma nonostante alcuni successi iniziali, anche questo assalto venne fermato dalle difese nemiche.

Solo il giorno seguente, con un attacco a sorpresa preceduto da una preparazione d’artiglieria rapidissima e supportato da cannoni leggeri mobili, gli americani riuscirono finalmente a travolgere le difese tedesche. Colti di sorpresa, i tedeschi vennero sopraffatti. Le trincee furono conquistate una dopo l’altra e le postazioni di mitragliatrici eliminate. Anche le postazioni sul versante ovest, che controllavano la quota 271 e la strada verso Bantheville, caddero. Una controffensiva tedesca, lanciata subito dopo con le riserve di Aincreville, venne respinta efficacemente grazie all’artiglieria americana, che aveva già regolato il tiro in previsione. Alla fine, il bois des Rappes rimase saldamente nelle mani americane.

Durante le operazioni del 21 ottobre, la Distinguished Service Cross venne assegnata al comandante della compagnia di Innocente con la seguente motivazione:

Il Presidente degli Stati Uniti d’America, autorizzato dall’Atto del Congresso del 9 luglio 1918, ha il piacere di conferire la Distinguished Service Cross al Sottotenente (fanteria) William Henry Kofmehl, dell’Esercito degli Stati Uniti, per straordinario eroismo in azione mentre prestava servizio presso la Compagnia C, 15º Battaglione Mitraglieri, 5ª Divisione, Forze di Spedizione Americane, a nord di Verdun, Francia, il 21 ottobre 1918.

Dopo che il suo plotone aveva subito gravi perdite nel bois des Rappes a causa del fuoco di mitragliatrici, individuò le armi nemiche e, radunando una manciata dei suoi uomini, lanciò un assalto alle postazioni tedesche, catturando 37 prigionieri. Dopo aver posizionato le proprie mitragliatrici, vedendo che uno dei suoi mitraglieri era rimasto ferito, operò lui stesso l’arma, dando così un eccellente esempio di coraggio e iniziativa ai suoi uomini.

La conquista di Bois de Rappes, però, fu estremamente costosa: la divisione americana perse ben 4.449 uomini, di cui 779 caduti tra i quali anche Innocente De Cecco, verosimilmente ferito il 15 ottobre e ufficialmente spirato il 21.

La notizia non arrivò subito in Illinois, ed i familiari continuarono a chiedere notizie fino a che, nel giugno del 1919, un telegramma dell’Adjuntant General laconicamente annunciava: “Con profondo rammarico, siamo spiacenti di informarvi che il Caporale John Dechecko del Battaglione Mitraglieri è deceduto. La data e la causa del decesso sono in fase di accertamento” 

La famiglia chiese e ottenne la restituzione della salma che rientrò a Coal City nel 1921. Il funerale fu un evento molto sentito dalla popolazione locale con centocinquanta veterani della zona presenti e una nutrita partecipazione della comunità italiana. Scrisse la stampa locale:

“Si spera che la nostra gente dimostri lo stesso meraviglioso spirito di patriottismo e riverenza nell’accogliere questo corpo senza vita, che era un ragazzo vivo quando lo abbiamo mandato in una terra straniera, lontano da parenti e amici, a combattere e morire per la sua patria.”

Oggi Innocente DeCecco riposa insieme alla sua famiglia a Braidwood, Illinois, nel Mount Olivet Cemetery

 

 

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