Antonio Messina nacque a Villafrati, in provincia di Palermo, il 20 aprile 1887 da Vincenzo e Crocifissa Lo Bue.
Cresciuto in ambiente contadino, Antonio trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Sicilia prima di emigrare verso la Louisiana dove risiedeva un cugino. Dopo una breve permanenza nel sud, risalì verso l’Illinois, stabilendosi vicino a Kankakee, a sud della metropoli di Chicago, dove si trovava il fratellastro Tommaso Noveletta.
Nel midwest Antonio trovò lavoro nella discarica gestita da due ebrei russi, Morris Birk e Louis Pearlman nella comunità di Bradley, dove si trovava al momento della chiamata nell’esercito Americano.
Entrò a far parte come Joseph Messina delle compagnie di rincalzo che in Aprile 1918 da Camp Pike in Arkansas raggiunsero la Francia a bordo del transatlantico Mount Vernon per essere distribuite a supporto delle divisioni impegnate in prima linea.
Una volta oltreoceano, Antonio fu inquadrato nei ranghi della compagnia M del 101° reggimento di fanteria in seno alla 26ª divisione AEF, prendendo posizione, all’inizio di luglio, lungo la direttrice Vaux-Bouresches-Bois de Belleau-Bussiares che era stato teatro di violenti combattimenti.
Le condizioni di questo tratto di fronte (denominato Pas fini sector) erano particolarmente severe: non esisteva un sistema di trincee e rifugi, esponendo le truppe al continuo fuoco delle artiglierie nemiche, i villaggi ed i boschi erano inzuppati di gas utilizzati nei combattimenti di giugno ed erano frequenti i raid e contrattacchi tedeschi.
nte uno di questi scontri, il 12 luglio 1918, Antonio Messina venne colpito a morte; il suo corpo riposa a Belleau nel cimitero Americano.
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