FEDERICO GUIDO (1888-1918)

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Federico Guido nacque a San Fili, in provincia di Cosenza, il 24 giugno 1888 da Ferdinando e Vittoria Palermo.

Cresciuto in Calabria frequentò le scuole ed imparò il mestiere di sarto, trattenendosi nel cosentino fino al 1905 quando si imbarcò da Napoli per raggiungere lo zio Giuseppe a Chicago.

Il suo primo soggiorno nella città del vento durò tre anni quindi, nel 1907 raggiunse il padre che ad inizio secolo si era trasferito in Sud America, nella città Peruviana di Iquitos che stava vivendo un boom economico senza precedenti basato sulla produzione della gomma.

In Perù rimase solamente un anno quindi nel 1908, Federico insieme al fratello minore Ernesto Carmine di nove anni, ritornò a Chicago, stabilendosi presso la sorella Luisa e tornando a fare il sarto.

Il tram a Iquitos nel 1910

L’ingresso in guerra degli Stati Uniti lo trovò ancora residente a Chicago ed il suo numero venne estratto tra quelli che avrebbero dovuto presentarsi in servizio; venne quindi assegnato alla compagnia L, terzo battaglione del 128° reggimento di fanteria in seno alla 32ª divisione (Red Arrow) composta principalmente da reclute provenienti dal Michigan, dal Wisconsin e dall’Illinois.

L’addestramento incominciò a Camp Grant in Illinois, e si protrasse tutto l’inverno e la primavera; pochi giorni prima di imbarcarsi da Hoboken, il 18 marzo 1918, Federico si sposò a New York ed ottenne una breve licenza che lo vide imbarcarsi una decina di giorni dopo a bordo del transatlantico Mount Vernon, raggiungendo la sua compagnia in Francia.

Il battesimo del fuoco avvenne in Alsazia, in territorio tedesco, dove, secondo il programma di addestramento delle divisioni americane voluto da Pershing, alla 32ª divisione venne assegnato il controllo di un settore relativamente tranquillo ad est della cittadina di Belfort,  in modo da familiarizzare con la guerra di trincea.

 

Americani in Alsazia (foto pubblicata su Le Miroir del 22 settembre 1918)

Il 20 luglio 1918 la divisione venne indirizzata verso Château Thierry e quindi in riserva a Forête de Fere per partecipare alla grande controffensiva alleata che era iniziata il 18 luglio rappresentado il punto di svolta della guerra.

Il terzo battaglione del 128° reggimento, tenuto di riserva nei giorni precedenti, entrò in azione il 2 agosto alle 4:45 del mattino conquistando Reddy Ferme e raggiungendo le vicinanze del fiume Vesle con relativa facilità, dove incontrò una forte resistenza nelle vicinanze di Saint Gilles: l’avanzata era infatti avvenuta in campo aperto sotto lo sguardo dei palloni segnalatori tedeschi che furono in grado di dirigere l’artiglieria sulle truppe americane, le postazioni di mitragliatrice nascoste sulle colline oltre il fiume furono in grado di spazzare il fronte da diverse angolazioni e in diverse occasioni aeroplani tedeschi, indisturbati dalla assenza di contraerea, fecero fuoco sulle truppe in avanzata causando notevoli perdite.

Dopo un primo tentativo di forzare oltre il fiume verso Fismes, il reggimento dovette retrocedere verso posizioni più sicure; nonostante le condizioni, venne ordinato un nuovo tentativo per il tardo pomeriggio e nuovamente la resistenza prevalse provocando ingenti perdite ed impedendo qualsiasi avanzamento del fronte.

Alla sera, sotto una pioggia battente, venne ordinata la rotazione dei reggimenti di prima linea ed il 128° dopo 12 km di avanzata, venne rilevato dal 127°.

Tra i caduti di quelle giornate ci fu anche Federico Guido, la cui data di morte ufficiale viene indicata nel 3 agosto 1918 ed i cui resti riposano oggi a Belleau nel cimitero Americano.

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