LUIGI COSATO (1890-1918)

Fontanarosa

Luigi Cosato nacque a Fontanarosa in provincia di Avellino, il primo dicembre 1890 da Giuseppe e Maria Teresa Renna.

Luigi trascorse infanzia e adolescenza in Irpinia, dove studiò apprendendo a leggere e scrivere e lavorando come apprendista sarto; ancora diciottenne, nella primavera del 1909, decise di cercare fortuna in America e si imbarcò da Napoli alla volta di New York, raggiungendo quindi la cittadina di Hoboken, sulla sponda opposta del fiume Hudson, nello stato del New Jersey.

Tra il 1890 ed il 1910 furono diversi gli avellinesi che si stabilirono ad Hoboken, tra i quali anche Giuseppe Giusto, cugino di Luigi, che si guadagnava da vivere lavorando come stivatore al porto fluviale e che ospitò il congiunto nella sua abitazione sita in Jefferson Avenue nel cuore del terzo distretto, la Little Italy di Hoboken.

In New Jersey Luigi trovò impiego come operaio presso degli stabilmenti dislocati sulla costa est della Hercules Powder Company, il più grande produttore di polvere da sparo ed esplosivi degli Stati Uniti che nel 1916 aveva vinto un contratto di fornitura esclusivo con l’esercito Britannico.

Quando gli Stati Uniti istituirono l’arruolamento tramite sorteggio, Luigi si registrò regolarmente il 5 giugno 1917 venendo estratto e di conseguenza prendendo servizio nel mese di novembre nelle file della compagnia C del 38° reggimento di fanteria, parte della terza divisione AEF.

Luigi raggiunse presto Camp Greene, nei pressi di Charlotte, in North Carolina, dove l’addestramento si svolse in strutture incomplete, mancanza di equipaggiamento adeguato ed in condizioni climatiche difficilissime durante l’inverno del 1917-1918.

Terminata questa prima fase, il reggimento fu trasferito in Francia: il primo battaglione (al quale apparteneva la compagnia C di Luigi) si recò in treno ad Halifax e quindi si imbarcò a bordo del prioscafo Corsican che insieme ad altre sei imbarcazioni (cinque delle quali adibite al trasporto truppe canadesi) compose il convoglio che attraversò senza incidenti l’atlantico arrivando a Glasgow il 3 aprile.

Il viaggio proseguì ancora otto giorni in treno attraverso l’Inghilterra fino a Southampton, quindi attraverso la manica su una chiatta, ancora in treno attraverso la Francia sino al villaggio di Arc-en-Barrenois dove le manovre ripresero sotto guida francese.

Le notizie di un attraversamento della Marna da parte delle truppe tedesche all’altezza di Chateau Thierry costrinsero i comandi alleati alla mobilitazione immediata di tutte le truppe disponibili per tamponarne l’avanzata. Il 1° battaglione si mise in moto la mattina del 31 maggio 1918 e raggiunse in serata il villaggio di Courboin per attestarsi lungo il fiume dove la compagnia A si accampò a Blesmes per poi occupare un settore lungo il fiume a ovest di Fossoy.

Per diverse settimane il 38° rimase in prima linea, completando di fatto l’addestramento con una esposizione continua ai bombardamenti e alle mitragliatrici avversarie e registrando il 4 giugno il primo caduto in azione proprio nella compagnia A, Henry Tellone nato a New York nel 1896 da genitori dell’avellinese.

A metà luglio la 3ª divisione AEF si guadagnò il soprannome di “rock of the Marne” resistendo al tentativo tedesco di sfondare lungo la Marna durante l’ultima grande offensiva tentata da Luderdoff il 15 luglio; in quelle drammatiche giornate le compagnie A e C del 38° vennero assegnate al 30° di fanteria mentre il resto del reggimento si posizionò nella valle del Surmelin.

L'offensiva tedesca nei titoli dei giornali americani.

A seguito del fallimento dell’offensiva imperiale e ricomposto il reggimento, il 38° attraversò la Marna nell’ambito di in una grande controffensiva con i tedeschi che gradualmente lasciavano il terreno attestandosi inizialmente sulla linea del fiue Ourcq e quindi su quella disegnata dal fiume Vesle.  

La mattina del 7 agosto 1918 alla 6ª brigata della quale faceva parte il 38° reggimento, venne ordinato l’attraversamento del fiume Vesle all’altezza di Fismes, in pieno giorno, per stabilire delle teste di ponte sui rilievi presidiati dai tedeschi a circa tre chilometri di distanza.

Si trattava di una offensiva con scarse possibilità di successo, tuttavia alle 15:30 venne lanciato l’assalto secondo gli ordini. L’attraversamento avvenne su ponti improvvisati ed incompleti, sotto il fuoco nemico, ma la compagnia C, sotto il comando del luogotenente Claude Mortimer McCall, ed alcuni elementi della compagnia B, riuscirono a raggiungere la sponda opposta.

L’avanzata fu però immediatamente bloccata dall’intenso fuoco delle mitragliatrici posizionate a difesa del fiume a poche decine di metri dagli americani e che la completa assenza di un bombardamento preparatorio, causata da un fraintendimento sull’ora di inizio delle operazioni, aveva lasciato intatte. Con l’arrivo del buio le truppe vennero quindi ritirate verso le posizioni iniziali a sud del fiume Vesle.

Luigi Cosato venne ucciso in questi scontri ed il suo corpo riposa a Fere en Tardenois, nel cimitero americano.

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