SALVATORE BRUNO (1893-1918)

Salvatore Bruno

Salvatore Bruno nacque l’8 ottobre 1893 a San Cataldo, un paese della provincia di Caltanissetta, da Rosario e Grazia Anzalone. Primogenito di una famiglia contadina, fu seguito negli anni successivi dalla nascita di tre fratelli: Pietro nel 1896, Cataldo nel 1898 e Maria Antonia nel 1899.

Nel 1903 Rosario, il padre, intraprese un primo viaggio verso l’America, stabilendosi a New York presso un conoscente. Dopo un breve ritorno in Italia, emigrò nuovamente negli Stati Uniti nel 1905. L’anno seguente, nel settembre del 1906, fu raggiunto dal resto della famiglia.

Negli anni seguenti la famiglia si ampliò ulteriormente con la nascita di altri tre figli: Angela nel 1910, Carmela nel 1912 e Carmine nel 1914. Rosario, insieme ai figli maggiori Salvatore e Pietro, contribuiva al mantenimento della famiglia svolgendo lavori saltuari, come il manovale ed il lustrascarpe.

Nel 1917, al momento della registrazione per il servizio militare, Salvatore lavorava presso la bottega di sartoria di Charles Hirsh, un emigrato ungherese.

Salvatore, tuttavia, non attese l’esito della prescrizione e si arruolò volontariamente a Fort Slocum il 7 agosto 1917. Fu assegnato alla compagnia B del 23° Reggimento di Fanteria, dove completò un breve addestramento di poche settimane prima di imbarcarsi sul transatlantico Huron alla volta dell’Europa il 7 settembre 1917.

Reclute dello Stato di New York (1917)

I primi mesi in Francia furono dedicati a un addestramento rigoroso, per adattarsi alla guerra di trincea sotto la guida di ufficiali francesi e britannici. Esercitazioni con le maschere antigas, pratica con la baionetta e coordinamento con l’artiglieria divennero una seconda natura, mentre si preparavano alle brutali realtà del combattimento moderno. Durante questo periodo, il 23° reggimento entrò a far parte della seconda Divisione dell’American Expedition Force e vide il battesimo del fuoco nel relativamente tranquillo settore di Toul, vicino a Verdun..

 

Entro la primavera del 1918, il ritmo della guerra era cambiato. L’esercito tedesco aveva lanciato la sua Offensiva di Primavera e per la Compagnia B, ciò significò il primo assaggio di combattimenti significativi durante la Battaglia di Belleau Wood. Qui il combattimento fu brutale e ravvicinato: scontri corpo a corpo nel terreno fitto di foreste. Il 23° Reggimento di Fanteria supportò i Marines statunitensi nel fermare l’avanzata tedesca, e la Compagnia B si distinse per determinazione e resilienza

 

L’estate portò nuove sfide: durante la Seconda Battaglia della Marna, la Compagnia B partecipò alla controffensiva vicino a Soissons. Questa battaglia segnò un punto di svolta nella guerra, poiché gli Alleati presero l’iniziativa contro i tedeschi.

 

Dopo i duri combattimenti a Soissons, la Compagnia B e il resto del reggimento ebbero una breve tregua. Si ritirarono dalle linee del fronte per riorganizzarsi e sostituire le perdite.

 

A fine settembre 1918, il reggimento tornò in azione nelle operazioni contro la linea difensiva rinominata dagli alleati “Hindenburg Line” dislocata lungo il fiume Mosa e nella foresta delle Argonne. Il perno della difesa tedesca era rappresentato dalle postazioni sul Blanc Mont Ridge, tra Sommepy e Saint-Etienne, fortificato e difeso dalle divisioni 200ª e 213ª, supportate da elementi delle divisioni 17ª, 195ª e 203ª. Sia la 200ª che la 195ª divisione erano composte ciascuna da tre reggimenti di élite di Jäger, ampiamente considerati tra i combattenti più duri e abili dell’esercito tedesco.

 

Dalle alture che si estendevano dal Blanc Mont a ovest fino alla Schlesier Hill (Hill 210) al centro e alla Médéah Hill a est, i tedeschi godevano di una visuale su tutto il settore.

 

L’attacco condotto dalla Quarta Armata francese entrò presto in stallo, creando un pericoloso vuoto e costrinse il generale Gouraud a chiedere a Pershing un temporaneo rinforzo di forze americane fresche per aiutare a conquistare la cresta. Così la 2ª Divisione e l’inesperta 36ª, composta da soldati texani e dell’Oklahoma, mai esposta al fuoco nemico, vennero assegnate ai francesi ed utilizzate dal 3 ottobre 1918.

La mappa delle operazioni della 2a divisione

Il 3 ottobre 1918 alle 5:50 del mattino, il 23° Reggimento di Fanteria supportò il 9° verso l’obiettivo della Medeah Farm e quindi passò in prima linea, conquistando le alture a sud-est di St. Etienne-aux-Arnes nel pomeriggio. La resistenza fu forte e i combattimenti preseguirono accaniti nei giorni successivi.

 

Il 9 ottobre fu riproposto un attacco lungo tutto il fronte, spingendo i tedeschi qualche centinaio di metri oltre la strada St. Etienne- Orfeuil a costo di perdite impressionanti.

 

Salvatore Bruno fu uno delle oltre 1600 perdite di quelle ore drammatiche, perdendo la vita un giorno dopo il suo venticinquesimo compleanno e poche ore prima della sostituzione al fronte del suo reggimento.

 

Inizialmente sepolto nel cimitero americano di Saint Etienne, la salma fu riesumata e posta nel nuovo sacrario di Romagne Sous Montfaucon a metà del 1919 per poi essere trasferita definitivamente a New York nel 1921 per volere della famiglia.

Le rovine del villaggio di Saint Etienne
Bruno Salvatore Burial
La scheda di sepoltura di Salvatore Bruno (National Archives)

Un ringraziamento particolare al nipote Dino Cardines autore del libro “Vlardino di Venafro, un eroe per l’America” dedicato alla memoria dello zio

 

 

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