ANDREA MURINO (1889-1918)

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Andrea Murino nacque a Pellezzano in provincia di Salerno, il 28 luglio 1889 da Francesco Murino e Antonia Galdi.

Figlio di un sarto, la sua intera famiglia si trasferì negli Stati Uniti nell’arco di un decennio a cavallo del secolo. Per primo emigrò il fratello maggiore Biagio nel 1895, aprendo una bottega da barbiere a Brooklyn, raggiunto nel 1902 da un altro fratello, Matteo, anche lui barbiere.

Andrea si imbarcò dal porto di Napoli il 25 settembre 1903 sul piroscafo Sicilian Prince insieme alla sorella maggiore Armonia e al cognato Alessandro Greco. Infine, i genitori si ricongiunsero alla famiglia insieme alla sorella minore Vincenza nel 1905.

A Brooklyn Andrea trovò impiego come operaio presso una affermata fabbrica di materassi, la Gasau-Thompson Company, e nel 1912 presentò domanda di naturalizzazione che venne accordata tre anni dopo, nel 1915, anno della scomparsa di entrambi i genitori.

L’interno di una fabbrica di materassi nel 1912 (Foto Loras College, Center for Dubuque History)

Il suo servizio militare iniziò oltre un anno dopo l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, il primo aprile 1918 quando, dopo due settimane tra le reclute della 152a Depot Brigade, raggiunse la compagnia E del secondo battaglione del 310° reggimento di fanteria, parte della 78a divisione in addestramento a Camp Dix in New Jersey.

Dopo appena sei settimane il 19 maggio 1918 fu tutto pronto per il trasporto oltreoceano della Lightning Division ed il secondo battaglione si imbarcò sul mercantile britannico Beltana per la traversata, turbata dall’avvistamento di un sommergibile e dalle conseguenti manovre difensive e rilascio di una quarantina di bombe di profondità da parte dell’incrociatore di scorta al convoglio.

Scampato il pericolo e raggiunta l’Inghilterra e quindi la Francia, il 310° reggimento trascorse sei settimane di addestramento a guida britannica nelle zone di Senninghem, Magnicourt e Framecourt, quindi, in treno, si trasferì verso il settore di fronte della Haute Marne a Passavant-Vitrey e Jussey.

Dal 28 agosto iniziarono una serie di marce forzate durissime verso una destinazione segreta e, dopo tre giorni di riposo vicino a Gironcourt, il 10 settembre il 310° reggimento salì a bordo di una lunga serie di camion francesi guidati da autisti indocinesi, e si diresse a Bois de la Cote-en-Haye, raggiunto alle prime luci dell’alba attraversando nella notte Chatenois, Neufchateau e Toul.

La marcia della 78a nella rappresentazione del soldato semplice Phil Rogers, 311° fanteria (The 78th Division in the World War)

L’ordine era di rimanere in scia ed avvicendare il 6° reggimento dei Marines impegnato con la 2ª divisione nell’assalto al saliente di Saint Mihiel; muovendosi di notte sotto una pioggia incessante il 310° fu spettatore del terribile bombardamento preparatorio all’attacco e, nei giorni successivi, dei suoi effetti devastanti.

Alle 21:30 del 15 settembre le avanguardie raggiunsero l’abitato di Thiaucourt ed iniziarono le operazioni di avvicendamento indisturbate nonostante la luna piena.

Il settore, denominato Limey Sector, rappresentava il guadagno della 2a e 5a Divisione durante le operazioni di Saint Mihiel e le consegne erano di fortificare le posizioni e mantenere una pressione sulle nuove linee tedesche (“dig in and worry Fritz”). Alla compagnia E venne affidato il presidio di una parte di Bois de la Montagne che rappresentava la punta di un saliente nelle linee nemiche, pericolosamente esposto su tre lati.

La notte del 16 settembre le truppe del secondo battaglione lavorarono alacremente alla preparazione di una linea difensiva, ma la configurazione del terreno, particolarmente roccioso sotto uno strato superficiale argilloso, rallentò le operazioni e quando la mattina successiva i tedeschi concentrarono un violento bombardamento sulla zona, le perdite furono ingenti.

Andrea Murino fu presumibilmente tra le vittime di questo bombardamento, la sua morte venne registrata il 17 settembre 1918 ed il suo corpo venne interrato inizialmente nel cimitero comunale di Thiaucourt.

Successivamente, nel 1921, la salma rientrò a Brooklyn per volere del fratello Mattia, e ad oggi riposa vicino ai familiari nell’Holy Cross Cemetery.

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