BERNARDO CARDINES (1895-1918)

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Bernardo (Vlardino) Cardines nacque a Venafro il 15 Novembre 1895 da Nicandro e Maria Giovanna Serpe.

La madre scomparve quando Bernardo era appena un bambino, nel 1902, ed il padre, sarto di professione, cercò fortuna negli Stati Uniti nel 1907 raggiungendo un fratello a Providence, nello stato del Rhode Island, dove aprì una piccola bottega.

Due anni dopo, Nicandro fu in grado di pagare il viaggio al figlio, che nel frattempo aveva terminato la scuola, e, nel Novembre del 1907, Bernardo attraversò l’oceano da Napoli insieme ad un nutrito gruppo di compaesani a bordo del transatlantico Regina d’Italia ricongiungendosi al padre.

Successivamente, intorno al 1915, si stabilì presso gli zii Concetta e Raffaele Ardito a Newport partecipando attivamente alla vita sociale della comunità Italiana come membro della Sons of Italy in America Lodge e trovando impiego sempre come sarto presso l’atelier “Jack the Tailor” del siculo Gioacchino Virgadamo.

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Nicandro Cardines di fronte alla bottega di Providence (foto dall'archivio privato del nipote Dino Cardines)

A Newport Bernardo si registrò regolarmente il 6 giugno 1917 nelle liste di leva e la sua scheda venne estratta con il secondo contingente di reclute. Prese servizio il 27 aprile 1918 nelle fila della compagnia M del 310° reggimento fanteria parte della 78ª Divisione AEF, e, dopo un breve addestramento a Camp Dix nel New Jersey, ritornò in Europa da soldato il 20 Maggio del 1918, via Inghilterra, a bordo del transatlantico Northland.

Una volta in Francia il reggimento trascorse sei settimane di addestramento a guida britannica nelle zone di Senninghem, Magnicourt e Framecourt, quindi, dopo un trasferimento in treno, nel settore di fronte della Haute Marne a Passavant-Vitrey e Jussey.

Dal 28 agosto iniziarono una serie di marce forzate durissime che avvicinarono il reggimento al fronte. Riporta il capitano Raymond L. Thompson:

Il ricordo di quelle marce notturne vivrà a lungo nella memoria di tutti. La pioggia cadde in continuazione trasformando le strade in un mare di fango, plasmate in una massa plastica dai convogli davanti a noi. Nella notte scura le colonne dei soldati arrancavano con gli zaini gonfi d’acqua. Le coperte, le scarpe e le divise erano completamente inzuppati eppure era vietato accendere il fuoco ad evitare che i riflessi di notte o il fumo di giorno attirassero l’attenzione dei ricognitori degli Unni. Ovviamente non vi era traccia di cibo caldo.

Le reclute di Newport davanti al municipio, Bernardo è il primo in alto a sinistra (foto Newport Historical Society)

La marcia verso nord riprese la notte del 6 settembre e quindi, dopo tre giorni di riposo vicino a Gironcourt, il 10 settembre il reggimento salì a bordo di una serie di camion francesi guidati da autisti indocinesi, e si diresse a Bois de la Cote-en-Haye, raggiunto alle prime luci dell’alba attraversando nella notte Chatenois, Neufchateau e Toul.

L’ordine era di rimanere in scia ed avvicendare il 6° reggimento dei Marines impegnato con la 2a divisione nell’assalto al saliente di Saint Mihiel; muovendosi di notte sotto una pioggia incessante il 310° fu spettatore del terribile bombardamento preparatorio e nei giorni successivi dei suoi effetti devastanti.

Alle 21:30 del 15 settembre le avanguardie raggiunsero l’abitato di Thiaucourt ed iniziarono le operazioni di avvicendamento indisturbate nonostante la luna piena; al terzo battaglione venne assegnato il consolidamento delle posizioni pianeggianti tra Xammes e Jaulny che i marines non avevano avuto il tempo di organizzare.

Le operazioni si conclusero nella mattinata del 16, che rimase tranquillo fino alla serata quando i tedeschi scatenarono un violento bombardamento sulle linee americane, preceduto da un raid esplorativo.

Nei giorni successivi il 310° rimase in servizio in prima linea e, il 22 Settembre 1918, il terzo battaglione venne incaricato di condurre un raid notturno mirato a distruggere le fortificazioni tedesche ed il punto d’osservazione situato nella fattoria fortificata di Mon Plaisir Ferme, 2 km a Nord di Thiaucourt.

L’attacco, partito all’una del mattino dalle postazioni Americane presso Bois de La Montagne dopo un lungo bombardamento di copertura, rappresentava una delle prime azioni per l’inesperta 78ª Divisione e si rivelò un fallimento: il mancato coordinamento con i reparti dei guastatori che avrebbero dovuto aprire i reticolati e la scarsa copertura sui fianchi in fase di ritirata, costarono la vita a cinque ufficiali e sedici uomini ed il ferimento di altri 72 appartenenti al III/310, del quale le compagnie M ed L rappresentavano il gruppo d’assalto.

I resti di Bernardo, inizialmente considerato disperso, furono recuperati dopo qualche giorno e sepolti in loco prima di essere riesumati e trasferiti a Venafro nel 1922 per volontà del padre, nel frattempo rientrato in Italia.

A Venafro venne celebrato un funerale e posta una lapide in ricordo che cita:

“All’eroe Berardino Cardines, il suo dovere il suo eroismo tutto dette per la comune vittoria dell’alleato esercito americano nella guerra mondiale. Cadde valorosamente sul suolo francese il 22 settembre 1918 quando del suo splendore tutto il cielo si adornò. Nacque il 15 novembre 1895 – Il padre pose”

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Bernardo Cardines insieme ad un amico in America (foto dall'archivio privato del nipote Dino Cardines)
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La scheda di sepoltura di Bernardo Cardines (National Archives)
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Un ringraziamento particolare al nipote Dino Cardines autore del libro “Vlardino di Venafro, un eroe per l’America” dedicato alla memoria dello zio

 

 

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