Michele Braccia nacque a Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, il 15 dicembre 1894 da Rocco Braccia e Rosaria Basso.
Era il primogenito di una famiglia di contadini e trascorse l’infanzia in Irpinia fino al gennaio del 1911 quando si imbarcò a bordo del transatlantico Cleveland che lo trasportò insieme a diversi concittadini a Brooklyn dove raggiunse il cognato Antonio Benedetto.
In America svolse diversi impieghi occasionali e nel 1917, al momento della registrazione nelle liste di leva, si trovava impiegato presso l’ufficio elettorale di Brooklyn come operatore degli ascensori.
Michele non attese l’esito dell’estrazione delle reclute e si arruolò volontariamente come Michael Bracco nel 47° reggimento della Guardia Nazionale dello stato di New York, prendendo servizio il 7 giugno 1918 nella compagnia D. La Guardia Nazionale venne riorganizzata nel 106° reggimento di fanteria ed assegnata alla 27a divisione, con sede di addestramento a camp Wadsworth in North Carolina.
Trascorso il rigido inverno del 1917, la 27a divisione si preparò ad attraversare l’oceano a bordo del transatlantico President Lincoln e giunse il 23 Maggio 1918 al porto francese di Brest.
Dopo un breve soggiorno durato tre giorni al campo di Fort Bougren, in Bretagna, le truppe si diressero in treno verso Coulonvillers, dove la 27a divisione e la 30a divisione vennero aggregate al contingente inglese.
Dopo diverse settimane di intenso addestramento, il 106° reggimento raggiunse le seconde linee in Belgio, a East Poperinghe vicino al villaggio di Wippenhoek. In quella zona, il 25 luglio, avvenne il primo battesimo del fuoco vicino a Mount Kemmel nelle trincee occupate dalla 122 a brigata di fanteria inglese.
Dopo un breve periodo di riposo ad Abeele Station, vicino a Steenvorde, il reggimento rientrò in linea in 24 agosto sotto un pesante bombardamento con cariche a gas raggiungendo all’alba le posizioni difensive in prossimità di Dickenbush Lake.
A seguito di un rapporto di intelligence, confermato da alcuni prigionieri, che descriveva le operazioni di evacuazione di Mount Kemmel per consolidare una nuova linea difensiva più arretrata a Messines Ridge, i vertici alleati decisero di sferrare una violenta offensiva che si tradusse in un successo conclusosi il 2 settembre quando le truppe sfinite vennero rilevate dalla 122 a brigata di fanteria inglese.
Il 106° trascorse quindi tre settimane di riposo acquartierato nella cittadella medievale di Doullens. Il 21 settembre 1918 fu comunicato l’ordine di avanzata alla 27a divisione di trasferirsi nella zona tra Saint Quentin e Cambrai in previsione di un attacco alla Hinderburg line previsto per la mattina del 27 settembre; le truppe lasciarono le carrozze a Tincourt e marciarono immediatamente verso Villers Faucon sotto un costante fuoco nemico che inflisse pesanti perdite.
Al primo battaglione venne assegnato il settore di destra con l’obbiettivo di occupare la roccaforte di Quennemont Farm che insieme a Guillemont Farm e The Knoll rappresentavano i tre caposaldi della linea difensiva tedesca nel settore di competenza del 106°con le compagnie A, B e C in testa e la compagnia D di Michele immediatamente a supporto.
L’attacco iniziò alle 5:30 del mattino iniziò lo sbarramento delle artiglierie al quale i tedeschi si opposero violentemente con cariche a gas e con il fuoco delle numerose postazioni di mitragliatrici puntate nella direzione di avanzata degli Americani.
I caposaldi vennero conquistati in mattinata, ma per tutto il giorno i tedeschi operarono contrattacchi, in particolare il 1° battaglione venne investito da Malakoff Woods riuscendo a fatica a mantenere la posizione con il supporto decisivo delle unità della 30a divisione.
Il bollettino delle perdite registrò 804 tra morti, feriti e dispersi in seno al 106° reggimento. Tra di essi vi fu anche Michele Braccia, il cui corpo venne recuperato diversi giorni dopo le operazioni e tumulato a Bony, nel cimitero americano.
Condividi questa storia